Parrocchia di Pieve d’Alpago

Chiesa di Pieve

 

ARCIPRETE Don Moreno Baldo

INDIRIZZO Via Roma 19 – Pieve
32016 Alpago (BL)

CONTATTI tel. 0437 478009
parrocchiepievetignes@gmail.com

Storia

La Chiesa parrocchiale di Pieve d’Alpago dedicata alla Madonna del Rosario risulta costruita fin dall’anno 1185. Del portico della chiesa si fa menzione nell’anno 1340 in occasione dell’investitura di Giacoma da Bongaio moglie di Endrighetto che entrava in possesso della contea di Bongaio. Questa chiesa venne però distrutta dal terremoto del 1348. La chiesa venne ricostruita e di nuovo rasa al suolo da un altro terremoto nel 1873.

La ricostruzione fu lunga e laboriosa perché la gente era impegnata alla ricostruzione delle proprie case. La nuova chiesa fu portata al tetto nel 1879 recuperando tutto il materiale recuperabile dalle macerie di quella crollata, della antica chiesa si possono ammirare ancora le cornici in pietra delle finestre della sacrestia e  due altari all’interno. L’ultimo intervento strutturale della chiesa di Pieve d’ Alpago risale però a dopo il terremoto del 1936 che vide una indispensabile variante al progetto dell’architetto Segusini in cui la parte della navata venne abbassata di un intero piano mentre la parte absidale fu  ristrutturata nella forma originale. Dalla navata fuoriescono leggermente quattro nicchie che contengono gli altari laterali. Vengono aggiunte poi negli anni due ali a semicerchio sullo stile dell’abside dove alla sinistra guardando l’altare maggiore si trova la sacrestia mentre a destra è stata collocata una cappella  per le piccole  funzioni invernali.

L’altare maggiore della parrocchiale, in marmo policromo, è stato assembrato usando la parte superiore dell’altare dell’antica chiesa completo di tutte le figure di contorno  al tabernacolo  e appoggiato  su una nuova base di marmo. Nel catino dell’abside sono raffigurati Sant’Anna, San Gioacchino e la Madonna in un dipinto del Della Caletta come pure suoi sono i cassettoni dipinti della cupola. Ai lati dell’altare due belle statue in legno dipinto di San Pietro e San Paolo sono dello scultore Francesco Martiner di Ortisei. Il quadro sopra l’altare maggiore con Madonna, Bambino, San Domenico e Santa Caterina è stato definito di scuola Veneta del 1600. I due affreschi del presbiterio con Gesù che scaccia i profanatori del Tempio e Gesù in mezzo ai fanciulli sono di Luigi Vardanega come pure i quattro evangelisti affrescati sui pennacchi della cupola.

L’altare dedicato a Sant’Anna comprende la statua della Santa con Angeli del Brustolon e sua Scuola,  mentre l’altare con la statua della Madonna  a cui è dedicata anche la chiesa è  opera del Zanderigo. Il quadro posto sopra la porta laterale di destra con rappresentati la Vergine, Santa Rosa da Lima, San Domenico e Gesù Bambino con Angeli è di Gaspare Diziani. Dello scultore Zanderigo è il S. Antonio che si trova sull’altare a sinistra entrando, recuperato dalla vecchia chiesa, mentre una bella pala raffigurante San Gallo assieme ai Santi Cosma e Damiano si trova sull’altare di destra. Dai documenti di un restauro del prof. Lazzarin questo dipinto viene attribuito a Cesare Vecellio o sua scuola mentre da uno studio di  comparazione di qualche anno fa la pala è stata descritta come dipinta da Nicolò De Stefani. La chiesa ha parecchie opere lignee di artisti intagliatori locali come il pulpito di Luigi Rossi da Villa, i confessionali ed il fonte battesimale di Umberto da Pos di Torch. Di notevole pregio è l’organo Pugina del 1928 che si trova in cantoria. Le pitture del Fonte Battesimale sono dei fratelli Roella di Garna. La torre campanaria, esterna alla chiesa, è del XVI secolo ha un basamento in blocchi di pietra e muratura  a vista, alta circa 36 metri ha la cella campanaria a bifore ad arco rifinite in marmo. La lanterna di copertura  ottagonale con monofore ad arco ha una copertura in pietra. Il campanile non ha mai subito danni dai disastrosi terremoti succedutisi  negli anni.